giovedì 30 aprile 2009

Cavolaia Minore

Pieris Rapae

Cavolaia Minore


Cavolaia comunissima, in gran copia si osserva su prati fioriti, siepi e fioriture varie e financo lungo le strade. In Italia è presente ovunque, dalla pianura ad oltre i 2000 m.

All'inizio di marzo, da crisalidi svernanti, sfarfallano adulti che presto vanno alla ricerca di Crucifere ove deporre le uova. Queste, a forma di pera, si osservano isolatamente sulla pagina inferiore delle foglie di cavolo, senape, ruchetta, rafano ecc. Le larve, di un verde brillante con sottili linee gialle, sono divoratrici di teneri germogli. Nel corso della stagione calda si possono susseguire anche tre o più (fino a sei) generazioni.

Ruby tiger

Phragmatobia fuliginosa

Arctiidae Arctiinae







mercoledì 29 aprile 2009

lygus pratensis

Lygus Pratensis
Hemiptera (heteroptera) Miriade


Vive su arbusti, alberi e piante erbacee, molto comune negli ambienti più disparati. L'adulto sverna e si risveglia all'inizio della primavera.

domenica 26 aprile 2009

borsa pastore

Capsella Bursa pastoris

Brassicaceae

Pianta erbacea, annuale o biennale, con fusto eretto,esile, ramificato e coperto di corti peli, alta sino a 60 cm, con radice legnosa, a fittone e poco ramificata. Se viene stropicciata emana un forte odore di solforato.
Le foglie hanno forma estremamente variabile, le basali sono lanceolate-lobate, dentate o intere e formano rosetta; le cauline sono sessili, inguainanti, glabre.
I fiori sono ermafroditi, riuniti in piccoli grappoli terminali, di colore bianco, hanno calice composto da 4 sepali verdi, ovali, aperti. La corolla comprende 4 petali bianchi, opposti, più lunghi dei sepali del calice.
Frutti: sono siliquette appiattite, cuoriformi, contenenti semi oblunghi di colore marrone.
originaria del mediterraneo, si è diffusa con la coltivazione del frumento diventanco così una delle erbe infestanti più comuni sul tutto il territorio italiano.

Equiseto dei Campi


Equisetum Arvense L.

Equisetaceae




è il solo genere appartenente alla famiglia delle Equisetaceae. E' una pianta vascolare che si riproduce tramite spore

Questo genere include quindici specie diffuse in tutto il mondo e conosciute comunemente come code di cavallo. La radice equiset- deriva infatti dal latino equi saeta, ossia coda (saeta, -ae, lett. crine) di cavallo (equi, gen. di equus, -i).

Sono tra gli organismi più antichi della terra: il ritrovamento di resti fossili prova la loro diffusione nel Carbonifero

Nelle foto possiamo vedere degli steli sterili.

Muscari ignorato (dimenticato)

Muscari neglectum Guss. ex Ten.

Hyacinthaceae





è un genere di piante della famiglia delle Hyacinthaceae (APG) comprendente parecchie specie bulbose e numerose varietà con infiorescenze sisposte a spighe
o racemi, tra l'azzurro e l'indaco. Tutte hanno in comune il bulbo tunicato e le foglie strette e lunghe fino a 30cm.
Il nome di Muscari venne attribuito da C.Clusius, per il tenue profumo somigliante a quello del muschio di alcune varietà.
Tra i nomi volgari coi quali son note le varietà presenti in Italia, ricordiamo:
lampascione, muschino, pan del cucco, pentolino.

Ranunculus L.



Pianta erbacea dicotiledone della famiglia delle Ranuncolacae , che comprende oltre 400 specie originarie delle zone temperate e fredde della terra.

Crysomela

Crysomela Populi

crisomela del pioppo

E' è un coleottero essenzialmente fitofago nei diversi stadi di sviluppo. Vive a spese dei pioppi, ma può incontrarsi anche sui salici. All’approssimarsi dell’inverno, gli adulti dell’ultima generazione cercano dei ripari entro cui svernare per riprendere il normale ciclo nella primavera successiva in corrispondenza del germogliamento delle piante nutrici.
Può compiere seri danni alle piante quando presente in popolazioni numerose. Infatti le femmine possono deporre centinaia di uova, di solito a gruppetti sotto le foglie; le larve sono campodeiformi , sono cioè mobili per la presenza di 3 paia di zampe, non hanno pseudozampe e sono allungate e si sviluppano erodendo le foglie, solitamente preservando le nervature principali. Arrivate a maturità le larve ninfosano per completare poi la metamorfosi diventando adulti.

sabato 25 aprile 2009

Panorpa communis



MECOPTERA PANORPIDAE

Mosca Scorpione












Chiamate anche mosche scorpione per la presenza, nei maschi, di un rigonfiamento rosso lucente rivolto all'insù, sulla parte posteriore del corpo, simile a quello degli scorpioni, l'addome della femmina è invece lungo e affilato.
Caratteristico di questi insetti è il capo molto grosso e prolungato anteriormente in un robusto rostro, al cui termine si trova una piccola bocca dota ta di forti mandibole appuntite.
le panorpe si nutrono prevalentemente di insetti morti o morenti, che vengono preventivamente triturati e sminuzzati.A differenza degli scorpioni, questi insetti sono completamente inoffensivi.

Il loro habitat naturale sono le zone ombreggiate con vegetazione molto fitta.